Mantova

19-04-2020

◆ Partenza con pullman GT da Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Rapallo e Genova Ovest in prima mattinata.
◆ Arrivo a Mantova e visita guidata a Palazzo Ducale e alla Camera degli Sposi (Camera Picta).

Straordinaria testimonianza della storia di Mantova, del Rinascimento italiano e dell’arte europea tra Medioevo e Barocco, il Complesso Museale di Palazzo Ducale si colloca tra i più prestigiosi beni culturali del sito UNESCO di “Mantova e Sabbioneta”. Definito come città-palazzo in virtù della sua articolata configurazione spaziale, Palazzo Ducale è un vasto palinsesto architettonico che occupa una superficie di circa 35.000 mq con oltre 1.000 ambienti. Il complesso trae origine dalla progressiva aggregazione di una serie di corpi di fabbrica autonomi, che trovano forma organica nel corso del XVI secolo. Gli estremi temporali più significativi della sua edificazione vanno dalla fine del Duecento, con il nucleo costruito dalla famiglia Bonacolsi, fino agli interventi asburgici nel corso del Settecento. La storia dell’edificio coincide in buona misura con la fortuna della famiglia Gonzaga, che ne fece la propria residenza dal 1328 al 1707. Tra i capolavori custoditi tra le sue mura si possono citare il ciclo di affreschi tardo gotici eseguiti da Pisanello all’inizio del Quattrocento, la Camera Picta di Andrea Mantegna, sintesi dei principi del Rinascimento, e i dipinti barocchi di Pieter Paul Rubens. Oggi come in passato, in virtù del suo prestigio, Palazzo Ducale costituisce un formidabile collettore di opere ed eventi culturali, con mostre che spaziano dall’arte antica alla contemporaneità. Come scrisse Torquato Tasso (uno dei tanti artisti che qui soggiornarono: da Pisanello a Mantegna, da Giulio Romano a Rubens, a Monteverdi) “questa è una splendida città, degna c’un si muova mille miglia per vederla”. Molti secoli dopo, l’invito è più che mai aperto.
Capolavoro assoluto del rinascimento padano è la decorazione pittorica della camera degli Sposi, cui il pittore Andrea Mantegna attese, con una certa discontinuità, per circa nove anni (1465-1474).
I dipinti della Camera Picta (cioè “camera dipinta”, come era in origine nota) costituiscono un prototipo esemplare di concezione decorativa unitaria di un ambiente, in chiave ottica e prospettica; la miglior fruizione delle pitture si ha dal centro della stanza. Su una zoccolatura in finto marmo che fa da proscenio si muovono i protagonisti della rappresentazione, resi visibili dallo scostamento delle tende che chiudono i lati sud ed est; la finzione architettonica si sviluppa sulle parete con finte lesene che scandiscono le pitture, e sopra di esse continua dai capitelli pensili attraverso le vele della volta (alzata per rendere cubiche le proporzioni dell’ambiente), culminando nel tondo centrale, il celebre oculo prospettico dal quale affacciano varie figure che scrutano verso il basso.

◆ Dopo la visita guidata tempo libero per il pranzo e per visitare la città.
◆ Rientro previsto per le 17

 

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Mantova 19-04-2020